IL SEGRETO DELL'ESISTENZA

(dall'intervista di Giancarlo Nostrini a Rosalba Nattero)

Il Laboratorio Musicale del Graal nasce nel 1986 intorno alla figura di Rosalba Nattero, attenta appassionata e studiosa della tradizione antica e popolare dei paesi di origine celtica e dei nativi d'America, ricercatrice dell'humus ancestrale e mitico-mistico di questi mondi.(...)

(Nostrini)Quando e come ti sei avvicinata alla musica e alla cultura dei paesi di origine celta?

(Nattero) Tutto e' cominciato una ventina di anni fa, partendo dalla passione per lo studio delle origini culturali delle cose che viviamo tutti i giorni. In breve questi sono gli archetipi istintivi che mi hanno portato a conoscere le tradizioni e i riti degli antichi popoli europei e non; l'avvicinamento alla cultura dei paesi d'origine celta e' stato la logica conseguenza, considerate le similitudini con quanto ancora oggi ritroviamo intorno a noi. Ho spesso ritrovato analogie rispetto ai mondi sociali e culturali dei nativi d'America. I collegamenti con le culture tradizionali e popolari celtiche mi hanno a loro volta introdotta anche verso la musica di quei luoghi, quale logica e naturale conseguenza affiancata all'esperienza personale vissuta in Irlanda, Scozia, Bretagna e negli altri paesi di cultura affine. L'interesse musicale pero' rappresenta uno dei tanti aspetti del mio apprendimento culturale del mondo celtico.

(Nostrini) Quali sono i canoni su cui basi il tuo lavoro di reinterpretazione della musica d'ispirazione tradizionale popolare di questi paesi?

(Nattero) Sinceramente devo dire che a me, come al gruppo, non interessa una generale riproposta purista di queste musiche. La band nel suo insieme e' piuttosto alla ricerca di sonorita' legate a quanto percepiamo e cogliamo di queste culture, attraverso l'esperienza diretta in questi paesi. Gli incontri con suonatori, personaggi, avvenimenti e feste popolari mi hanno permesso di cogliere momenti importanti, fondamentali e vitali del loro mondo.
Questo discorso vale anche per gli altri, in particolare per Giancarlo Barbadoro, poeta, compositore e musicista molto vicino alle sperimentazioni legate alla meditazione e alla musicoterapia. Questo discorso vale dunque un po' per tutti i componenti della band: l'assiduo lavoro collettivo ha fatto maturare nel tempo una certa sintesi musicale essenziale al nostro modo di comprendere e vivere quelle sonorita', cogliendone il significato intimista o, se volete, lo spontaneismo dell'anima che ci porta a darne un'interpretazione totalmente personale, fuori dai canoni strutturali della semplice riproposta strumentale.

(Nostrini) Cosa intendi con lettura intimista, visto che i repertori di riferimento appartengono a differenti tradizioni popolari, anche se unite dal denominatore comune celtico?

(Nattero) Sostanzialmente il nostro lavoro verte piu' su un aspetto prettamente intuitivo, legato al nostro approccio sul "segreto dell'esistenza" o, per meglio dire, va al cuore di quello che noi crediamo di aver compreso della tradizione antica e popolare del mondo celtico. Incentriamo il tutto sul rapporto con il mistero, che e' quello che da' forma a tutta la nostra produzione musicale. Partiamo dalle sensazioni che riceviamo nell'amore verso gli elementi, le cose, la natura, gli altri, e al tempo stesso, della nostra evoluzione interiore. Questo si puo' tradurre in sensazioni che si trasformano in note sul pentagramma secondo le nostre intuizioni. E' evidente che tutto cio' esula dal normale e usuale momento compositivo che gli altri gruppi generalmente vivono da un punto di vista piu' strettamente tecnico.(...)

"KELTIKA" n.6 - Giugno 1996