Giancarlo Barbadoro, membro co-fondatore del LabGraal, è mancato il 6 agosto 2019.
Viene a mancare un grande artista, un poeta, un guerriero, uno sciamano.
Nella sua vita ha sempre combattuto per i più deboli, dai Popoli indigeni agli animali, per i quali nutriva un grande amore.
Nel LabGraal aveva un ruolo fondamentale: mettere in luce la parte più intima e magica della musica celtica, riferita al contatto con la Natura, che lui sapeva esprimere in maniera suggestiva e commovente con il suo flauto e le sue poesie. Il suo stile del tutto particolare nell’esecuzione al flauto lo aveva appreso dai druidi della foresta di Brocéliande in Bretagna. Le sue poesie parlano al cuore e mettono in luce la parte più nascosta di noi stessi.
Lascia un vuoto incolmabile nel nostro gruppo musicale e in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo.
IL VIAGGIO DELLO SCIAMANO
L'antica musica parla al profondo
tacitando ossa e pensieri
per ricordargli il Mistero.
Guida lo sciamano nel suo viaggio
mostrandogli il cammino
che porta al centro del tutto.
L'invisibile centro
di una Medicine wheel.
Che nessun occhio può vedere
ma che dà forma alla sua sostanza.
Lo sciamano
giunge al centro.
Sulla soglia del Vuoto.
Si immerge nel suo mistico Mistero.
La Pace. La Visione sui suoi bisogni
sono il premio per il suo viaggio.
È alla fonte della vita
nella luce abbagliante
dell'eterno giorno.
Poi il suono
lo richiama al mondo
e lo sciamano
riprende
confortato e appagato
il suo cammino
lungo il tortuoso fiume
che lo attende.
Giancarlo Barbadoro